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E-commerce: ecco perché tutti gli store hanno bisogno di un consulente

Non stai ottenendo i risultati sperati per il tuo ecommerce? La soluzione c’è già, anche se non ti piacerà. Probabilmente – anzi, ne siamo quasi certi – è dovuto al fatto che, per risparmiare, stai facendo tutto da solo. E i risultati, non ti stanno premiando.

Lo diciamo subito senza mezzi termini: per il tuo progetto di vendita on line è utile una consulenza ecommerce che ti consenta di poter ambiare a quel fatturato e quell’utile che da tempo sognavi. Pensi che ancora non sia il caso?

Allora dai uno sguardo a questo approfondimento in cui ti spieghiamo perché tutti gli store on line hanno bisogno, invece, di un consulente che sappia fare il proprio lavoro.

Perché bisogna aggiornarsi. E ci vuole tempo

Nulla è eterno e tutto si trasforma, dice un vecchio detto della fisica. E ciò vale praticamente per tutti i campi. Magari dieci anni fa hai fatto un corso su come si struttura un negozio di ecommerce e pensi che basti.

Ti senti preparato e credi che possa servire questo per farti risparmiare i soldi della consulenza. In realtà, stai facendo un danno a te stesso perché per non spendere oggi stai da un lato gettando alle ortiche tanti euro e, dall’altro, stai correndo con il limitatore di velocità. Quando tutto va bene.

Nel tempo, le tecniche, le strategie e i mezzi di comunicazione si trasformano. SI modificano e diventano altri. Alcuni sono in via d’estinzione – ricordi MSN o MySpace? -, altri vengono surclassati dai competitor – basti pensare a TikTok – e, quindi, è necessario aggiornarsi ogni giorno. O quasi.

Se tu fai l’imprenditore e hai già mille pensieri per la testa, non puoi pensare di poter cimentarti in un aggiornamento continuo in tal senso. Perché i fattori che portano al successo di un negozio on line sono tanti. A ognuno il suo compito: a te quello di guidare la tua azienda, al consulente di trovare le misure migliori per far volare la tua impresa.

Semplice, no?

Perché un occhio al di fuori può dare una visione diversa

Molte volte a noi succede quello che gli psicologi chiamano ‘bias cognitivo’. Si tratta di distorsioni della realtà che sono dovute a nostre convinzioni fin dalla nascita o a esperienze personali che, poi, portiamo al generale. Ad esempio, se veniamo rapinati in una città X, pensiamo che quella città sia pericolosa e, quindi, non vogliamo più andarci.

Anche se in tutte le classifiche spicca per la sua sicurezza. Per eliminare questo bias cognitivo in un ecommerce, è necessario un occhio esterno che faccia altro e che non viva all’interno dell’azienda. Come quando un cliente fornisce un proprio feedback all’azienda mettendo in evidenza delle cose che, chi è all’interno, non ha praticamente mai visto.

Un occhio esterno aiuta a valutare situazioni, a comprendere il periodo, a scegliere le idee migliori per poter sviluppare al meglio le soluzioni più adatte. Vorresti privarti di tutto ciò?

Perché a ognuno il suo ruolo

Qui lo sappiamo che, forse, tocchiamo un tasto che ai tuttologi non piace. Quelli che pensano di sapere tutto di tutto e, soprattutto, di saper fare tutto bene. Chi ragiona un po’ con la propria testa, e comprende i propri limiti, sa benissimo che non è così e, quindi, a ognuno il proprio ruolo.

Se accedere – che non vuol dire fare marketing, ma semplicemente aprire un profilo sui social – è relativamente semplice e gratis, ciò non vuol dire che monetizzare attraverso questi strumenti sia facile. La stessa cosa per sviluppare un sito web: ci sono software che permettono di farlo gratis, o con un costo ridotto. Però, poi, la differenza rispetto a un sito professionale si vede tutta. Un po’ come quando si acquista un pantalone di dieci euro e un pantalone di 50 euro. Salvo casi particolare, anche a occhio si percepisce la qualità differente.

E, allora, perché ciò non dovrebbe valere per una consulenza di un ecommerce? Oltretutto, basta semplicemente rispondere a questa domanda: se si ha una perdita d’acqua, ci si affida a un idraulico oppure a un meccanico? Ovvio a un idraulico. Perché lui sa fare quel mestiere. Ecco, adesso porta questo discorso anche al mondo del web.

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