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Europa e Italia sul tema CBD: legale oppure no?

Il Cannabidiolo, spesso abbreviato in CBD, è un cannabinoide derivato dalla Cannabis sativa, conosciuto per le sue innumerevoli proprietà e molto discusso nel panorama attuale per le diverse opinioni rispetto alla legalità della pianta dal quale deriva. Ad ogni modo, è comprovato che questa sostanza possa realmente essere un buon alleato nel contrastare molti disturbi; ad esempio gli attacchi d’ansia e problematiche legate allo stress quotidiano. Per approfondire l’argomento, visita questa pagina.

Rispetto alla legalità o meno dei prodotti a base di CBD, sono state introdotto negli anni diversi normative a livello europeo che è importante conoscere prima di avvicinarsi all’acquisto o alla vendita. Cerchiamo dunque di entrare nello specifico di tale argomento.

Proprietà riconosciute del CBD

Tra le innumerevoli proprietà del CBD troviamo un ottimo effetto rilassante e sedativo molto utile, come già accennato, per ridurre stati ansiosi, agitazione o problemi di insonnia, e utilizzato dunque come ansiolitico e antidepressivo naturale. Inoltre il CBD è in grado di agire sugli stati infiammatori alleviando il dolore e funzionando dunque con buoni risultati come analgesico naturale, antiinfiammatorio e antiossidante. Ma queste sono solo le proprietà principali, poiché gli studi condotti su questo principio attivo hanno riscontrato che può dare notevoli benefici a livello di sintomatologie diverse.

Pare possa addirittura aiutare chi soffre i crisi epilettiche e convulsioni, problemi psichiatrici, malattie come la fibromialgia, la sclerosi multipla e patologie degenerative come l’Alzheimer. In più, è in grado, a livello più generico, di apportare benefici alla salute generale della persona grazie alla sua capacità di contrastare l’innalzamento dei livelli di zucchero e colesterolo nel sangue, e la capacità di regolarizzare il battito cardiaco e la pressione arteriosa. Queste e molte altre, sono proprietà riconosciute del CBD grazie agli studi condotti da università di alto livello e dagli stessi benefici riscontrati da chi ha provato l’assunzione di CBD per trovare sollievo alle problematiche sopra indicate.

Opinioni dell’OMS e della Corte Europea sul CBD

Nel 2019 l’OMS, ovvero l’Organizzazione Mondiale della Sanità, grazie ai continui studi che hanno riconosciuto l’efficacia, le proprietà e i benefici del CBD, ha richiesto che rispetto a questo particolare principio attivo venisse modificata la Convenzione Unica sugli Stupefacenti dell’ONU. In particolare, si è richiesta l’eliminazione del CDB dalla tabella relativa alle sostanze dannose e di valore medico e terapeutico estremamente ridotto; e la sua inclusione nella tabella relativa a tutte le sostanze con valore terapeutico e medico dei preparati derivati dalla Cannabis sativa.

Successivamente, la Corte Europea ha deliberato che nessun Paese dell’Unione Europea possa impedire l’eventuale produzione, vendita, acquisto e consumo di CBD, ma solo se quest’ultimo viene prodotto da uno degli Stati Membri, se viene estratto dalla pianta intera e non unicamente da fibre o semi, e se deriva da canapa coltivata legalmente, con al suo interno una percentuale di THC inferiore allo 0,2%. Se il prodotto a base di CBD rispetta questi parametri allora può essere considerato legale e non può dunque esserne impedita la vendita o il consumo. La Corte riserva tuttavia il diritto a ogni singolo Paese di poter stabilire le proprie leggi interne, anche se un eventuale proibizione deve essere motivata in maniera valida e concreta.

Opinioni dell’Italia sul CBD e dove acquistarlo

Entrando nello specifico del nostro Paese, non è attualmente prevista una Legge precisa e unica sul CBD e il suo consumo; tuttavia la Legge 242 del 2016 regolamenta la coltivazione, la produzione e la vendita delle piante di canapa, stabilendo quelli che devono essere le percentuali massime consentite di THC contenute al suo interno, ovvero 0,6% al massimo. Dato che il CBD non viene dunque considerato una sostanza stupefacente poiché non ha effetti psicotici che non crea alcuna dipendenza, è possibile affermare che tale sostanza sia legale anche nel nostro Paese, facendo molta attenzione alla tipologia di prodotto. Quest’ultimo, infatti, per rimanere all’interno della legalità, deve rispettare le norme in vigore che riguardano appunto la percentuale di THC presente, esattamente come indicato sopra, e deve essere prodotto necessariamente da uno degli Stati Membri.

Per quanto riguarda l’acquisto di prodotti a base di CBD, è bene rivolgersi a negozi specializzati e autorizzati come ad esempio l’e-commerce Justbob, leader nel settore della produzione e della vendita di prodotti di questo genere. La cosa più importante è scegliere rivenditori realmente autorizzati in grado di offrire prodotti perfettamente in linea con le norme vigenti descritte proprio nelle righe precedenti. Un ulteriore consiglio è quello di rivolgersi al proprio medico curante prima di assumere CBD, in modo da poter avere un parere professionale in merito e capire se l’utilizzo di questa sostanza può realmente essere utile rispetto alle proprie problematiche.

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