Bricolage

L’Edilizia a Secco secondo gli esperti Vanoncini

L’edilizia a secco è una tecnica costruttiva molto antica e ha un principio molto semplice da applicare: gli elementi costruttivi come le pareti interne o esterne, i soffitti e altre componenti vengono elaborati all’esterno e poi uniti assemblandoli. Questo assemblamento non avviene con colle o sigillanti ma avviene con giunzioni solide di tipo meccanico per rendere l’edificio non rigido nella sua costruzione e struttura ma flessibile in modo che possa resistere ad urti, sollecitazioni e scosse. L’industrializzazione ha portato con sé l’esigenza di costruire in breve tempo edifici, capannoni e case per gli operai in breve tempo, a poco prezzo (per gli operai non per i nobili e borghesi, in contrasto tra loro culturalmente) e sicure. Nelle prime industrie cresce e si sviluppa la manifattura edilizia soltanto da assemblare nel cantiere e non da costruire e creare exnovo. Da questo processo di studi e innovazioni preindustriali si arriva ad oggi dove il sistema a secco viene applicato anche per la costruzione di case green con legno strutturale antisismico.

Il sistema a secco e l’esempio del guscio

Vanoncini è il nome di una SPA bergamasca specializzata nell’edilizia a secco, applica e approfondisce nelle sue costruzioni solo le tecniche più all’avanguardia di assemblaggio, scelta estetica e di materiali per ambienti ecosostenibili, sicuri e contemporanei. Nel sito ufficiale della società si raccontano i diversi aspetti e caratteristiche del sistema a secco che non viene solo applicato ma anche studiato da più di trent’anni.

A livello storico, viene spiegata l’antica origine dell’edilizia a secco, dei materiali usati e della tecnica costruttiva visibile ad esempio nelle cascine agricole lombarde. “L’idea base del sistema a secco – spiega Vanoncini – è molto semplice. Edificare senza l’utilizzo di acqua nel processo di assemblaggio, stratificando materiali su un telaio resistente interno, questo è il suo segreto”. Non si ferma qui, approfondisce la sicurezza antisismica dell’ediliza a secco con l’esempio del guscio, ecco cosa riporta.

“Immaginiamo una qualsiasi struttura dotata di guscio esterno e guscio interno divisi tra loro da uno spazio vuoto naturale”, sarebbero gli immobili e gli edifici moderni. Continua: “Da un lato, abbiamo un guscio esterno idealto per essere pronto a ricevere e contratrare gli stimoli dall’esterno; il guscio interno racchiude lo spazio abitativo confortevole per le persone che vivono dentro. Tra i due gusci verranno collocate le strutture statiche e gli isolanti che ottimizzeranno lo spazio“. I materiali che cita sono cemento armato, acciaio o legno per la struttura esterna e lo scheletro; materiale leggero come acciaio zincato, rivestimenti in lastre per gli intercapedini dove verranne inseriti impianti e isolamenti termo acustici.

Perché costruire una casa o un luogo commerciale con questa tecnica?

Il risultato di questa tecnica nonché filosofia costruttiva è un ambiente esteticamente organizzato, confortevole e sicuro. I vantaggi dell’applicazione dell’edilizia a secco sono notevoli e possiamo sintetizzarli in quattro punti: ottimizzazione di tempi e costi, sicurezza dei cantieri, sostenibilità e recycling, resilienza statica, totale libertà estetica e strutturale. Pietro Antonio Vanoncini ha introdotto il sistema a secco nei primi anni Ottanta, ha applicato oltre alle sue conoscenze tecniche e protocolli tedeschi approfonditi in ricerche anche accademiche con il Politecnico di Milano.

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