Quando si prende casa, ci sono molte attività da dover fare. Si parte dalla ristrutturazione e dall’accorgimento di alcuni dettagli per l’integrità dell’appartamento: ad esempio un’operazione frequente in molte città, come la Capitale, è quella di rendere il pavimento del proprio terrazzo o di casa resistente all’acqua, evitando fastidiose infiltrazioni. Non a caso impazzano le ricerche di impermeabilizzazioni Roma, con molte persone che si preparano alla stagione invernale per non avere problemi.
Altra cosa da fare assolutamente una volta presa casa è arredarla, andare ad aggiungere quei dettagli che la rendono unica e “verde”. Naturalmente stiamo parlando delle piante d’appartamento da aggiungere per dare un tocco di classe all’ambiente.
Di cosa hanno bisogno le piante in appartamento
Sono molte le persone che scelgono di avere piante in casa, per rendere il luogo più accogliente e visivamente bello. Chiaramente quando le inseriamo come parte dell’arredamento non dobbiamo dimenticare che queste hanno bisogno di ossigeno, luce e acqua, tre fattori fondamentali per la sua sopravvivenza. Inoltre vanno rinvasate nel giusto periodo, così come protette dai vari parassiti che possono portarle varie malattie. Per questo motivo affinché la pianta d’appartamento abbia vita lunga c’è bisogno che questa riceva le giuste cure e attenzioni. Di seguito una serie di consigli per la cura delle piante in casa.
La giusta umidità
Inutile negare come le piante d’appartamento diano notevoli benefici a chi ci abita, come un aumento dell’umidità nell’ambiente. Chiaramente anche loro hanno bisogno della giusta umidità per vivere e crescere rigogliose, con l’aria che non deve secca, altrimenti si possono creare danni. Secondo le caratteristiche il bisogno della giusta aria è in base alla tipologia di pianta, ma in generale lo si può attestare intorno al 60/70%. Ci sono poi casi maggiori in cui c’è bisogno dell’80% come nel caso di quelle tropicali. Certamente ci sono dei trucchi per migliorare l’umidità senza toccare la stanza, come lo spruzzare acqua spray sulla pianta e pulire le foglie. È una pratica essenziale, specialmente in inverno con i riscaldamenti accesi che vanno a seccare l’aria.
La posizione
L’umidità è una dei tanti fattori che bisogna tenere in considerazione quando ne si sceglie la posizione. Ci sono altri fattori da tenere in considerazione, come la luce del sole e le temperature. Esistono piante che prediligono ambienti molto soleggiati, come i cactus o i crisantemi; altre posizioni ombreggiate leggermente, come falangio e il ficus. Infine ci sono quelle che amano l’ombra, come le felci, quindi con poca luce.
Se le si posizionano in luoghi molto luminosi o vicino i termosifoni andranno annaffiate con costanza per evitare che secchino molto.
Saperle annaffiare è importante
Uno degli aspetti fondamentali è annaffiare. Non è un’attività che si può fare a caso, ma vanno rispettati intervalli regolari e determinate quantità, il tutto ovviamente dipende dalle esigenze delle piante. Se una pianta viene annaffiata troppo marcisce oppure si crea un ristagno che può farle male. Le piante d’appartamento in genere vengono annaffiate alle radici, ma alcune come l’orchidea richiedono immersioni che favoriscono la salute della pianta.
Da ben tenere in mente che in estate hanno bisogno di più acqua, così come nel momento in cui si utilizzano i riscaldamenti, in quanto l’aria calda tende a seccare.
Fondamentale il rinvaso
Ultimo punto da toccare quando si tratta della cura delle piante è il rinvaso. Si tratta di un’operazione fondamentale, specialmente quando il terreno è troppo vecchio o sterile. Di tanto in tanto va fatto in quanto permette alla pianta di crescere in maniera maggiore e soprattutto più forte, dando molte più sostanze nutritive. In genere si svolge nel periodo primaverile, quando nascono le prime piante e germogli e va fatto con una frequenza di ogni 2-3 anni per quelle piccole, mentre 4-5 anni per quelle grandi.