Atletica: addio a Diack, ex capo della laaf. che aiutò a mascherare il doping russo

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Atletica: addio a Diack, ex capo della laaf. che aiutò a mascherare il doping russo

Lamine Diack aveva 88 anni ed era stato condannato per corruzione per aver protetto degli atleti russi per permettergli di partecipare ai Giochi di Londra 2012

Lamide Diack, senegalese, era l’ex presidente della federazione internazionale di atletica leggera. Nato a Dakar il 7 giugno 1933, Diack era rientrato in Senegal lo scorso maggio, dopo la revoca del divieto di uscita dal territorio francese pronunciato a seguito della condanna nel settembre 2020 per atti di corruzione. Diack era Boss dell’atletica mondiale tra il 1999 e i 2015 e membro del Cio. È stato incriminato per la prima volta nel 2015 per presunta corruzione legata al doping in Russia. Al processo, si scoprì che il denaro ricevuto da Diack gli era stato versato in cambio di “piena tutela”, per consetire agli atleti russi di sfuggire alla punizione, dato che avrebbero dovuto essere squalificati. I russi in questione, così facendo, poterono evitare stop per doping in modo da poter competere alle Olimpiadi di Londra 2012 e ai campionati del Mondo 2013 a Mosca. Diack è stato il primo non europeo ad essere eletto capo dell’Atletica mondiale. Nel suo paese, il Senegal, era stato parlamentare e anche sindaco, della città di Dakar.

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Il ricorso di Diack e la sua carriera sfolgorante, tra politica e sport

Diack aveva presentato il ricorso contro la condanna emessa l’anno scorso e la data per un nuovo processo andava ancora fissata. Ma c’era anche un secondo caso per la quale il senegalese doveva essere processato: dopo la sua incriminazione, nel marzo del 2019 per corruzione, questa volta nell’ambito delle attribizioni dei Giochi Olimpici 2016 e 2020, quindi anche nei processi di attribuzione dei Mondiali di atletica leggera del 2015 a Pechino, del 2017 a Londra e del 2019 nel Quatar. Diack era un ex saltatore in lungo, allenatore di calcio e anche uomo d’affari e politico, che è stato decorato al Cremlino alla fine del 2011. Lamine Diack era lo storico presidente della federazione internazionale di atletica leggera (Iaaf, oggi World Athletics). Rappresentava un potente numero uno della federazione mondiale di atletica dal 1999 al 2015. Gli era stata assegnata anche una multa da 498.000 euro.

La cauzione

La squadra senegalese della locale massima serie, il Jaraaf de Dakar, di cui Diack era presidente, ha dichiarato di essere stata costretta a vendere parte della della proprietà della sede per poter pagare la cauzione. Diack è stato sostituito dal britannico Sebastian Coe nell’agosto del 2015, come capo dell’atletica mondiale. Il senegale si era dimesso dal Cio nello stesso anno. Coe stato uno dei vicepresidenti di Diack presso l’allora Iaaf tra il 2011 ed il 2014.

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